- Non bisogna mai accettare cause ingiuste, perché sono perniciose per la coscienza e pel decoro.
- Non si deve difendere una causa con mezzi illeciti e ingiusti.
- Non si deve aggravare il cliente di spese indoverose (non necessarie) altrimenti resta all’avvocato l’obbligo di restituzione.
- Le cause dei clienti si devono trattare con quell’impegno con cui si trattano le cause proprie.
- È necessario lo studio dei processi per dedurne gli argomenti validi alla difesa della causa.
- La dilazione e la trascuratezza degli avvocati spesso dannifica i clienti, e si devono rifare i danni, altrimenti si pecca contro la giustizia.
- L’avvocato deve implorare da Dio l’aiuto nella difesa, perché Iddio è il primo protettore della giustizia.
- Non è lodevole un avvocato che accetta molte cause superiori ai suoi talenti, alle sue forze e al suo tempo, che spesso gli mancherà per prepararsi alla difesa.
- La giustizia e l’onestà non devono mai separarsi dagli avvocati cattolici, anzi si devono sempre custodire come la pupilla degli occhi.
- Un avvocato che perde una causa per sua negligenza si carica dell’obbligazione di rifare tutti i danni al suo cliente.
- Nel difendere le cause bisogna essere veridico, sincero, rispettoso e ragionato.
- Finalmente i requisiti di un avvocato sono: la scienza, la diligenza, la verità, la fedeltà e la giustizia.